Lo Stato ha inflitto l’ergastolo ad un giovane contadino siciliano e dopo 33 anni, solo quando il vero colpevole ha confessato, lo fa uscire di galera. Ma ora lui è anziano: è diventato per tutti zi’ Turiddru  e non può perdonare questo Stato, i suoi carabinieri, la sua Giustizia. Una volta libero, vive con dignitosa parsimonia e la sua anima aristocratica rifugge da servilismi e viltà.  Dalla campagna, dove ha scelto di vivere, osserva con distacco le vicende con cui si affannano e si distruggono gli uomini: fascismo, Abissinia, guerra. Zi’ Turiddru attinge forza dal mondo nascosto e misterioso dei libri.

Vive immerso nella natura e le sue stagioni. Nel buio della sua notte siciliana lascia filtrare la luce soffusa della Via Lattea, alta in cielo, avvolgente nel suo mistero. Il suo mondo arcano e impenetrabile affascina  la ‘Capitana’, che si chiede se Lui, tra il sonno e la veglia, “addomestichi la magia che lega il cielo e la terra”. Quando zi’ Turiddru, appesantito dagli anni, si stacca per l’ultima volta dalla campagna, compie un viaggio nel suo passato in balia dei ricordi. Le immagini gli sfuggono rapide: “tutte presenti e nessuna afferrabile”. Quando passa davanti al Camposanto, le ombre della mamma e della fidanzata, di breve stagione, lo chiamano e gli rievocano gli anni belli; suo padre,dietro, ascolta  silenzioso. Zi’ Turiddru rivive nel suo animo i conflitti tra l’idealista sognatore e l’opportunista del ‘carpe diem’, con le contraddizioni, che accetta rassegnato. “Tutto ti fa onore. Attraverso la sofferenza e il silenzio ti vestisti di dignità”,  gli dice il fratello prete, don Tanino, all’incontro del loro addio. Sentendo vicina la fine, lascia i libri in testamento a Melo, pronipote prediletto: “Un tempo i libri mi diedero tanto conforto e mi aiutarono a vivere. Non mi distaccai mai da quando scoprii il bene prezioso, nascosto dentro. Ora li consegno a te. Fanne tesoro.” Attorno al protagonista si muove una folla variegata di personaggi che comunicano con un linguaggio spontaneo e vivace, antico come la saggezza paesana.

“Giustamente Morreale pretende un lettore molto attento, molto partecipe che si lasci incantare e guidare dalla sua scrittura, dalla sua musica” (Nico Orengo).

Titolo: La Viulata di San Giacomo
Autore: Calogero Morreale
ISBN: 9788890492709
Anno: Agrigento, 2010
Pagine: 270
Editore: Edizioni Zeusine