Ne conosco gli odori,
le speranzose attese,
la sagoma, i rumori.
Ignoto è il mio vicino
e pure la sua meta,
Il suo sguardo perso al finestrino
mi incuriosisce e mi inquieta.
Passano le stazioni,
cambiano i paesaggi,
quel volto mostra le sue emozioni,
i suoi pensieri, i suoi lunghi viaggi.
Si ferma fischiando sui binari incandescenti
questa breve storia del quarantasetteventi.
di Giulia Lembo – Vª F – Liceo Artistico “R. Guttuso”- Milazzo (ME)